Riflessioni sul Trittico della Sabina
Data: Lunedì, 18 giugno @ 16:03:45 CEST
Argomento: G.S. TURBIKE


TRITTICO DELLA SABINA

9 Giu - Belmonte in Sabina

16 Giu - Muro Pizzo

17 Giu - Rocca Sinibalda



 
TRITTICO DELLA SABINA
RIFLESSIONI SU TRE BELLE GIORNATE DI CICLISMO
 
 
 
Il 1° Trittico della Sabina si è concluso, spero con soddisfazione di tutti i partecipanti.
Io ho cercato di fare del mio meglio e considerando che si trattava di una novità credo che, nel complesso, i risultati siano stati più che positivi.
Cosa dire alla fine delle tre giornate, si può fare il consuntivo su luci ed ombre , su cosa ha funzionato e su cosa è migliorabile, io dico le mie impressioni, magari viziate dall’avere proposto ed organizzato la tre giorni, voi Turbikers dite la vostra, se lo riterrete utile e costruttivo.
 
COSA HA FUNZIONATO:
  •  I PERCORSI; a mio avviso sono stati tutti molto belli, immersi in una natura a tratti quasi incontaminata, estremamente sicuri, sia per il traffico scarsissimo che per la caratteristica delle strade. Impegnativi, sono stati molto validi dal punto di vista agonistico.
  • L’OSPITALITA’; sono rimasto molto colpito dalla disponibilità ad accoglierci dei comuni di Belmonte e di Rocca Sinibalda e dalla collaborazione dei componenti delle amministrazioni. Ho provveduto ad inviare loro i nostri  ringraziamenti.
  • I RISTORI ;sono stati momenti assai piacevoli e nel complesso “buoni ed abbondanti” non sempre nelle Granfondo i ristori sono dello stesso livello.
  •  LO SPIRITO DEI PARTECIPANTI; molto positivo, improntato allo stare assieme, all’amicizia, allo spirito di gruppo. E’ stata un’ottima occasione per conoscerci meglio e scambiarci le nostre idee, anche grazie al simpatico pranzo sociale finale.
  •  I PREMI; credo siano stati molto graditi.
 
COSA MI HA SODDISFATTO MENO:
 
  • LA PARTECIPAZIONE DEGLI ELITE; Devo essere sincero mi aspettavo più entusiasmo e presenza dalla categoria che maggiormente avrebbe dovuto sentirsi rappresentata dalla formula della “gara a tappe”. Per fortuna il vincitore è stato un degnissimo vincitore, grazie Fabrizio, ma , fermi restando i legittimi impedimenti di carattere personale, forse qualche Elite in più avrebbe potuto essere presente. Peccato, credo abbia perso delle belle giornate di ciclismo.
  •  LA GESTIONE DEI TEMPI; ringraziando il grande Marcello che si è fatto in quattro per darci le classifiche generali e di tappa nel minor tempo possibile , penso che il supporto anche di un cronometro professionale, almeno per la cronometro, possa essere un mezzo utile per dare i tempi di arrivo praticamente in tempo reale.
  • LA CRONOMETRO INDIVIDUALE; per alcuni di noi è stata un’occasione perduta di misurarsi con gli altri e soprattutto con se stessi . La crono presentava, a mio avviso, un percorso ideale, veloce, con lunghi rettilinei, sicuro (totale assenza di incroci) per fare velocità e misurare le proprie capacità sul passo. Purtroppo ho visto sul percorso troppi trenini, convogli, carovane che hanno falsato parte dei risultati ma soprattutto lo spirito sportivo. Bisognerà trovare per il futuro modalità di controllo più precise e  severe.
  • LA SEGNALETICA , nella seconda tappa poteva essere più precisa ma purtroppo la provincia mi ha fatto un po’ di storie e così ho preferito non esagerare, lasciando qualche incrocio non perfettamente segnalato.
 
In conclusione per quanto mi riguarda sono molto soddisfatto dell’andamento della manifestazione. Manifestazione che spero vedrà una seconda edizione, magari allargata ad altri gruppi sportivi di Roma e di Rieti, anche per venire incontro alla disponibilità dei comuni interessati.
 
Ne parleremo con Marcello e tra di noi e se si deciderà di replicare la mia disponibilità sarà totale.
 
Infine una nota personale. Dopo la mia vittoria nella tappa di Belmonte pensavo che avrei vinto la classifica della mia categoria, invece nella seconda tappa ho rimediato una “scoppola memorabile”. Morale è che in questo sport bellissimo, ma anche crudele, bisogna saper soffrire, dare in alcuni momenti il 110% delle proprie capacità ed io non l’ho fatto o non l’ho saputo fare e certi errori nel ciclismo, come nella vita, si pagano.
 
Grazie a tutti voi ed un ciclistico saluto
 
 
 
 
 

Ferruccio Fiammenghi

 


 
 

Colgo l'occasione per ringraziare Ferruccio, Marcello e quanti hanno concorso alla realizzazione dell'evento.

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Francesco Russo

(Pedalento) 







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