Carissimi Amici del Turbike,
la tragica morte di Danilo ha lasciato in tutti noi tanto dolore e amarezza. Non si può perdere la vita in quel modo, essere cancellati dal mondo con tanta superficialità. Infatti, le cause dell'incidente raccolte da qualcuno e riportate alla polizia, parlano di malore...o di guasto meccanico. Ebbene, noi tutti conoscevamo bene Danilo e questo basta per sapere che ciò non è possibile. Certamente il colpevole di questa tragedia è colui che ha sbattuto Danilo in mezzo alla strada provocandone il massacro.
Molti di noi lo hanno conosciuto solo quest'anno e in questi ultimi due mesi, ma anche se da poco tempo hanno potuto apprezzarlo per lo stile perfetto in bici che rispecchiava quello della sua stessa vita. Moderato e profondo conoscitore del mezzo preferiva la progressione agli scatti esaltando le sue doti di fondista che lo hanno portato a percorrere la sua Maratona delle Dolomiti senza troppa fatica. Ero sul bordo strada a "La Villa" verso le 11.30 appena "docciato" e mi accingevo a salutare tutti i "Turbike" e i vari amici che passavano, leggendo sul volto di tutti la fatica profusa. Quando è passato Danilo l'ho incitato e non ho visto fatica nella sua faccia ma solo un gran sorriso che lui mi ha rivolto!
Era la domenica del 1° Luglio e sei giorni dopo ci siamo di nuovo visti per la tappa del Terminillo, la scalata della nostra montagna dal versante più duro, quello di Leonessa! Era una giornata molto calda e i dieci km finali sono stati percorsi dalle ore 11 alle ore 12. Danilo è salito con la sua consueta regolarità raggiungendo la vetta in 10° posizione assoluta con il tempo di 1h 13' e ho potuto vedere la sua sportività nei confronti dei suoi amici rivali ed ancora una volta non ho visto sul suo volto quella fatica tipica di chi compie una tale impresa!
Questo uomo non poteva essere colpito nè da malore, nè da guasto meccanico!
Avremmo dovuto rivederci il sabato successivo a Rocca di Mezzo e festeggiare tutti insieme questa serie di eventi ma il destino colpendo Danilo ha voluto negarci questa soddisfazione.
Eravamo in molti ai funerali a piangere il nostro caro amico scomparso, la chiesa era piena e le parole dell'omelia di Don Decio hanno rimarcato esattamente la figura di Danilo. Gli stessi colleghi di lavoro lo hanno ricordato per quello che Danilo era e lo hanno pianto!
Ciao Danilo, tutti noi del gruppo Turbike non ti dimenticheremo mai!
Marcello Cesaretti
P.S. Molti hanno espresso il desiderio di un segno tangibile alla famiglia Martinelli. Sono pienamente d'accordo ed invito tutti i Capitani a collaborare in questo; quindi mi associo ad Amos Zanon che ha proposto un "Memorial Danilo Martinelli" nel "Superpolpash.
