Riunione di fine anno
Data: Sabato, 06 dicembre @ 10:00:02 CET
Argomento:


Riunione di fine anno: considerazioni.

Carissimi tutti, l'altro ieri si è tenuta la classica riunione di fine anno.


Ho aperto la discussione sulla necessità di eleggere un "Consiglio Direttivo" che si faccia carico di tutti i rapporti gestionali del Gruppo ormai proteso a produrre sinergie con altre Associazioni Sportive, con Sponsor di varia natura e genere, con eventuali enti locali, ecc. ecc. E che tracci le linee guida per una gestione del gruppo e delle attività in assoluto rispetto delle regole e dei "Soci"


 In ogni Associazione, è sempre l'Assemblea dei Soci ad eleggere il Consiglio Direttivo.


 Nel Turbike, Il Consiglio Direttivo è ormai Latitante da diversi anni; si è cercato di sostituirlo con i Capitani.
 I Capitani, non sono eletti, sono scelti dalle rispettive squadre e qundi non hanno diritto di voto. Possono partecipare a tutte le discussioni, fare proposte ecc. ecc, ma devono essere i consiglieri regolarmete eletti tra i Soci a decidere le scelte che il Gruppo si assume nei riguardi degli stessi e, sopratutto nei riguardi di Personalità esterne al gruppo.


 Il Presidente Cesaretti, in assenza di tutto questo, ha cercato di ovviare alla bene e meglio, facendosi aiutare di volta in volta dal volenteroso di turno che gli suggeriva delle soluzioni. Tali soluzioni, spesso, sono state in contrasto con le regole stesse del Turbike.
Ma il Presidente le filtrava, le aggiustava ed in un certo modo siamo andati avanti anche senza Consiglio Direttivo: divertendoci anche.


 Oggi tutto questo non basta più. Il Presidente: favoloso, non credo che debba e possa farsi carico di scelte che possono portare il Gruppo in direzioni differenti da quelli fino ad ora tracciati dallla Storia del Turbike.


 L'altra sera, nella riunione, ho potuto valutare, con dispiacere, la volontà di una piccola prte di partecipanti a spingere il Gruppo Turbike verso un cambiamento di direzione trasversale: un tentativo che spinge il Gruppo al di la delle linee storiche di tracciabilità in cui tutti ci siamo sempre riconosciuti. 
 Invito quanti si sono riconosciuti in quella spinta trasversale a rivalutare le proprie posizioni.


 I cambiamenti che riguardano un Gruppo possono essere discussi e approvati da chi è leggittimamente incaricato a farlo, e sopratutto nel rispetto delle persone che non le condividono: le urla e le invettive non spaventano nessuno, danno solo fastidio e creano momenti di disaggio. (sarebbero gradite due parole di scuse anche in privato)
 Il Presidente dal canto suo ha tirato dal "cilindro" il programma bello e fatto per il 2009 che in grande parte approvo.


 Il Consiglio Direttivo va eletto ed è necessario. Non basta un buon programma. Bisogna fare scelte per poter progredire, e bisogna farle nel rispetto delle regole.


 
enzocarrino







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