ROBERTO PIETRANGELI anche lui a terra!! :((

[mimmogingko]

auguroni Roberto, anche questa passerà... a presto in bici !

[giaguarotto45]

Penso che in queste ultime tappe la sfotuna si sia accanita contro di noi; Prima Mattarocci che non correva e si era tutti in gruppo; poi Rivolta che stava togliendosi i manicotti e forse per lui è stata una distrazione certamente non imputabile alla velocità; Infine Roberto Pietrangeli che è caduto nel tratto in discesa dopo la salita di Rocca Canterano, ma lui mi ha detto che scendeva alla velocità abituale e non perchè volesse staccare qualcuno. Io gli credo e penso che scivolare in curva possa essere possibile a tutti, anche a chi non corre eccessivamente. Mio cognato Claudio qualche anno fà cadde in discesa alla curva di Morlupo e si ruppe il femore mentre si allenava da solo e non stava correndo affatto. Per non parlare poi di disgrazie note, vedi Danilo Martinelli etc. Il fatto è che sulle due ruote bisogna prestare tutti più attenzione e ricordarci che a casa c'è qualcuno che ci aspetta! Pertanto, invito tutti a fare una riflessione sulla sicurezza che discuteremo alla prima riunione Turbike in occasione del nuovo progranma.

Marcello Cesaretti

[silver_mustang]

[CiccioneInBici]

[succisa]

[sabby]

[CiccioneInBici]

[nikemerlino]

Penso che 2 atmosfere di differenza si facciano sentire come giustamente scrive sabby. Con i tubolari in caso di strada veramente bagnata scendo anche di 4 atmosfere. Con i copertoncini oltre le 9 atmosfere non mi trovo bene a differenza dei tubolari che gonfio sino allo sfinimento. Il tubolare resta comunque più morbido dei copertoncini anche sopra le 10 atmosfere.

Concludendo:
se si vuole andare veramente bene in bici, veloci e comodi, usare i tubolari.
se piove forte, copertoncini 3/4 atmosfere più sgonfi, si va piano ma si ritorna a casa....

In ogni caso concordo in pieno con sabby: materiale nuovi, efficienti e sperimentati.

[pedalento]

Cari Amici,
in questi 7-8 anni di bici di tutti i tipi e su tutti i percorsi ho imparato che nessuno ha il verbo e mi permetto di condividere il mio punto di vista con voi.

In MTB più che in BDC il biker ed la bici sono un tutt'uno. L'assetto, le gomme, la pressione, i freni sono parte integrante del tutt'uno. Bagnato, asciutto, asfalto, sterrato .... Le variabili sono tante e l'equazione è del tutto individuale

In BDC la tecnica vuol dire discesa e frenata.
In MTB si acquisisce una padronanza del mezzo molto maggiore che mi ha salvato in più di un'occasione, anche in BDC.

per es: ho ripreso la BDC che mi era partita, con la ruota posteriore, in un tornante ( spero di poter continuare a raccontarlo)

Agli amici che sono venuti con me in MTB ho detto ed ho ripetuto : "Se sei davanti ad un'ostacolo e ci pensi vuol dire che non sei pronto ad affrontarlo! Quindi scendi e lo fai a piedi"

Lo stesso, per me, vale in BDC: se vedi una curva in discesa e ci pensi ... è meglio che rallenti e rischi di meno ... perchè ci può essere quella volta che NON ci và bene ... e i nostri pezzi di ricambio NON si comprano in negozio
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[sabby]

[sabby]

volevo solo aggiungere che in genre chi usa tubolari li usa con ruote in carbonio alto profilo..........bhe allora si meglio un copertone e ruota in alluminio ma non per la tenuta ma per la frenata!!!!!!

[nikemerlino]

Meglio chiudere qui la discussione su pressioni e altro, magari aprendone un'altra. Tornando al tema principale mi ero scordato di dire che avendo pedalato spesso con Roberto posso affermare che in discesa è bravissimo, quindi è padrone di un'ottima tecnica. A volte è solo sfortuna.....

[L8]

[sabby]

no le cose non stanno esattamente così.................è che in questo campo tubolri ruote in carbo è fondamentale non fare il mezzo passo e quindi cercar di spendere poco.....................o si fà o non lo si fà..................detto questo se prendi un paio di campagnolo bora o fulcrum speed o amrchiso t800 e altre meno famose posso garantirti che non hai problemi di sorte. ma di contro devi sborsare un bel pò di eurini!!!!

[angelo.ferioli]

Ogni tanto mi piace dire la mia, visto poi che sto a casa influenzato, quale migliore occasione?
Lasciate perdere le tecniche spinte sulla super tecnologia.
1 - Non siamo professionisti
2 - Basta procurarsi buoni materiali (ruote, copertoncini, camere d'aria, freni ecc..)
3- Ottima manutenzione: gonfiare intorno alle 7-8 atmosfere.
4 - verificare le ruote prima di uscire (se sono presenti vetri, tagli ecc.)
5 - avere bene in mente che il freno che comnda è quello anteriore, se freni forte col posteriore la caduta è quasi matematica.

E poi permettetemi di dire che c'è una sola maniera di imparare a frenare ed andare in discesa: io a suo tempo quando spingevo un pò di più seguivo quelli bravi e di maggiore esperienza. Erano amici, che invece del pronti e via, come purtroppo sta diventando il Turbike, erano veri amici che in uscite da veri amanti della bici al neofita dicevano: mettiti dietro e segui i miei movimenti!
Oggi purtroppo, arrivano in gruppo pericolosissimi soggetti con l'incoscienza di andare più forte degli altri: invece bisognerebbe andare meglio. E per meglio intendo rispetto degli altri, delle regole, valutando con coscienza i rischi. Poi c'è la sorte, ma se stai un pò più accorto la percentuale diminuisce. Non si può evitare tutto ma abbassare le percentuali sì.
Nella zona della curva "ignorante" delle recenti cadute, bastava capire che la strada era un pò viscida e resa umida dalla brina o pioggia notturna, percorrere il tratto un pò più piano come ha fatto l'A1. Poi ci si è sbizzarriti solo sull'ultima salita permettendo ai concorrenti di stare un pò di più insieme, tanto.....: col nostro tipo di gioco i più forti emergono comunque anche se solo sull'erta finale. Quanto basta.
Cari amici il punto debole è: IL PUNTO INTERMEDIO!!!!!