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Gruppo Sportivo TURBIKE: Forums

www.turbike.it/nuke/ :: Leggi il Topic - 08.03.2009 Ride to Finish - 200 Km a Nettuno
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08.03.2009 Ride to Finish - 200 Km a Nettuno
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Autore Messaggio
succisa
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Registrato: Jul 05, 2007
Messaggi: 131

MessaggioInviato: Gio Mar 12, 2009 11:03 pm    Oggetto: Rispondi citando

giaguarotto45 ha scritto:
Mi dispiace ragazzi che si possano confondere manifestazioni come la MaxLelli che è una Gran Fondo per le possibilità di tutti (tre possibilità: 50/80/120 km) su un percorso altamente turistico e suggestivo, esent-traffico; insomma da poter interpretare al meglio, ciascuno secondo le proprie possibilità! Alla fine, il percorso più gettonato è stato quello degli 83 km che il più scalcinato dei Turbikers (il Presidente) ha percorso in 4h 35' con tre fermate e andatura Turistica! La 200 km di Nettuno mi fù proposta qualche anno fà da uno degli organizzatori ma non la ritenni interessante. Quando iniziai ad andare in bicicletta, fine anni settanta(erano altri tempi), un giorno partii da Roma ed arrivai a S.Felice Circeo da solo (100 km) ci impiegai circa 4 ore e dato che ero partito alle ore 7,00 arrivai intorno alle 11,00. Mi fermai al mare dove avevo mio fratello e feci vari bagni ; Poi il pomeriggio ripartii alla volta di Roma. Un'altra volta feci Roma-Terminillo-Roma che fù molto più impegnativa. Ma le soddisfazioni maggiori e il piacere di andare in bici l'ho provato nel Turbike e nelle G.F. a cui ho partecipato: 1) Nove Colli (207 km) e la Maratona delle Dolomiti (120 km giro medio). Allora io dico che se uno non è allenato è meglio che non si presenti a fare nessun percorso superiore ai 100 km perchè altrimenti tutti quelli che si fanno in più saranno tutti di "Sofferenza fisica"! Se avessi partecipato alla 200 km di Nettuno, sarei andato in crisi "Corporea" dopo la quarta ora ovvero dopo il 110° km ed avrei sopportato anche fino al 160° km, dopo di chè non sò che cosa avrei potuto fare. L'esperienza mi fà parlare così perchè potrei raccontare tante "imprese" portate a termine sopra le "forze" e credetemi, "non vedi l'ora di scendere dalla bici" ed allora perchè arrivare al punto da "Odiarla"? Parlando col caro amico Claudio Rufa di questo argomento, in quanto lui si è dedicato lo scorso anno ad alcune imprese "Randonnè", ha riconosciuto che in fondo il mio pensiero non è sbagliato. Pertanto, ragazzi godetevi il meglio che la bici ci offre e se c'è una bella giornata come quella di ieri, non c'è cosa migliore che una bella pedalata con gli amici e poi....tutti a tavola a rifocillarci!

Marcello Cesaretti


Le Randonnee' e le GF (come la Lelli) non si possono, non si devono e non si vogliono confondere. E' proprio diverso lo spirito per cui nascono e diverso il DNA dei ciclisti che le praticano.

Il randonneur parte quando vuole lui, non ha chip, gli timbrano un cartellino che ha validita' internazionale, ha un roadbook davanti, sa che che deve fare quel percorso (possibilmente senza sbagliarsi), ha qualche amico (un po svitato come lui) che fa lo stessa pazzia, sa che dei timbri da mettere sul cartellino, sa che e' da solo con tutta la sua fatica, sa che prima o poi gli arrivera' la crisi, sa che dovra' gestirla, sa che se il suo amico sara' in difficolta' dovra' stare con lui, sa che non ha importanza a che ora arriva tanto nessuno gli chiedera' il tempo (anche perche' non e' scritto da nessuna parte), sa che dovra' bere e mangiare regolarmente, anche se ne ha voglia, sa che deve procedere regolare senza strappi, sa che soffrira' ed in questo c'e' in lui una punta di autolesionismo per cercare di andare sempre "oltre"i propri limiti.

Il Granfondista (e te lo dice uno che fa circa 20-25 gare all'anno tra mtb e bdc) parte in griglia all'orario stabilito dall'organizzazione, ha un chip, il eprcorso e' segnato adeguatamente (in mtb un po' meno), sta nel gruppo cercando la scia che non gli faccia perdere manco 1 metro, e' sempre pronto a rilanciare l'andatura, se puo' ricuce gli strappi di chi sta in fuga, ai ristori non si ferma se non l'indispensabile, appena arriva va a vedere la classifica, nei due giorni dopo la gara non parla d'altro, anche lui soffre come il randonneur (non so se piu' o meno, ma ti posso garantire che quando viaggi a 50 km/h, chi dice che non sente la fatica e' un bugiardo) ecc. ecc.

Eppure tra i due c'e' qualche affinita': l'amore per la bici e per le sfide.

Per concludere: io per questa randonneur di 200km avevo anche previsto un percorso da 80 km (con ritorno in treno) ed uno da 120 (ritornando a nettuno). Alcune persone di pedalando hanno optato per queste seconde ipotesi, come una gf quindi.
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roccia
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Registrato: Apr 13, 2006
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MessaggioInviato: Lun Mar 16, 2009 9:33 am    Oggetto: Rispondi citando

http://www.audaxitalia.it/societa/print.php?p=659&event=4&c=1
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guerrierodalfierocipiglio
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Registrato: Mar 11, 2006
Messaggi: 551

MessaggioInviato: Lun Mar 16, 2009 10:04 am    Oggetto: Rispondi citando

roccia ha scritto:
http://www.audaxitalia.it/societa/print.php?p=659&event=4&c=1


Sei un grande, Roccia.
Avrei vooluto partecipare anche io ad un evento di quel genere, ma non ho potuto, ma prima o poi........

Sono daccordo con Paolo: sono due cose completamente differenti...

guerrierodalfierocipiglio
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roccia
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Registrato: Apr 13, 2006
Messaggi: 560

MessaggioInviato: Lun Mar 16, 2009 10:24 am    Oggetto: Rispondi citando

Non mancheranno le occasioni,io gia sto pensando alla prossima che si svolgera il prossimo mese. Fervono i preparativi per la terza edizione della “Randonneè dei Tre Laghi” che si disputerà domenica 5 aprile 2009 con partenza ed arrivo a Corchiano (VT). Gli organizzatori della manifestazione ciclistica, Andrea Perugini e Arnaldo Montanini, hanno confermato il percorso della scorsa edizione (che vide al via 83 ciclisti provenienti da tutta Italia) apportando un’unica modifica nel tratto tra Bagnaia ed il primo controllo situato a Bolsena. I randonneurs una volta imboccata la via Teverina proseguiranno fino a Bagnoregio evitando, in tal modo, il primo passaggio per Montefiascone e la salita di Fastello. I corridori avranno, così, l’opportunità di percorrere una strada panoramica e poco trafficata con una splendida visuale su Civita di Bagnoregio “la città che muore”, un borgo medioevale arroccato su uno sperone tufaceo che, a causa dell’erosione, è ormai raggiungibile solo attraverso un ardito viadotto pedonale.
Invariato il chilometraggio (209 km per un dislivello totale di poco inferiore ai 3.000 metri) e confermati i punti di controllo che saranno effettuati nella piazza di Bolsena, nel bar “Rio Vicano” di Ronciglione e nel bar “I castagni” di Trevignano.
È tuttavia allo studio, da parte degli organizzatori, l’opportunità di inserire anche un percorso ridotto di 100 – 120 km. A breve la decisione.
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cavallo-pazzo
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Registrato: Mar 03, 2009
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MessaggioInviato: Lun Mar 16, 2009 12:28 pm    Oggetto: A TUTTAAA!!! Rispondi citando

caro roccia ma perche invece non vieni con noi alle gran fondo visto che tutti insieme stiamo cercando di vincere la classifica del gran ducato come
team piu' numeroso e ti posso garantire che ce la possiamo fare per il turbike sarebbe un gran risultato e il gruppo lo visto molto unito alla max lelli
eravamo 33 persone.


daje mauri dacce na mano !!!!!
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nikemerlino
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Registrato: Mar 20, 2006
Messaggi: 112

MessaggioInviato: Lun Mar 16, 2009 5:07 pm    Oggetto: Rispondi citando

Il presidente mi cita e questo mi onora.
Precisando meglio penso che le lunghe distanze siano un bellissimo obiettivo per ogni ciclista con un minimo di curiosità verso il proprio corpo-mente e i meravigliosi paesaggi che si incontrano.
E' anche vero che la continua ricerca verso un maggior chilometraggio e quindi di sempre più impegnative "imprese" ciclistiche ci possono allontanare dalla semplicità del ciclismo. In pratica ti ritrovi quasi sempre a dover pedalare da solo e questo non è così bello.
Dopo aver fatto diverse cose lunghe negli anni passati mi sono trovato un pochino a soffrire di questo. Ora sto riprendendo a pedalare con umiltà e semplicità e quindi sono ripartito dalla A2 dove in realtà lo spirito e l'andatura è molto simile a quello delle lunghe distanze. Sabato scorso ho provato ad impegnarmi di più partendo con gli A1 dove ho notato uno spirito agonistico un po' più acceso ma con ritmi ancora abbordabili. Penso che tutte le anime del ciclismo debbano e possano convivere in seno allo stesso gruppo, se il turbike ha il missile Carpentieri, le giovani e carine fanciulle, l'anzianotto che non demorde, il mangia chilometri e il magrissimo scalatore, tutto ciò è solo un grande valore e spero possa continuare senza steccati o altro.
Due sole cose chiedo al turbike: maggior rispetto verso gli automobilisti, dobbiamo condividere lo stesso contesto ed è inutile e soprattutto pericoloso mettersi a discutere, rispetto per l'ambiente, troppe carte di merendine buttate in strada. Perdonate queste ultime considerazioni....
claudio ( ex bufalobill ora più bufalabill visto la rotondità... )
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aramis
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Messaggi: 833
Località: Roma Balduina

MessaggioInviato: Lun Mar 16, 2009 8:11 pm    Oggetto: Rispondi citando

nikemerlino ha scritto:
Il presidente mi cita e questo mi onora.
Precisando meglio penso che le lunghe distanze siano un bellissimo obiettivo per ogni ciclista con un minimo di curiosità verso il proprio corpo-mente e i meravigliosi paesaggi che si incontrano.
E' anche vero che la continua ricerca verso un maggior chilometraggio e quindi di sempre più impegnative "imprese" ciclistiche ci possono allontanare dalla semplicità del ciclismo. In pratica ti ritrovi quasi sempre a dover pedalare da solo e questo non è così bello.
Dopo aver fatto diverse cose lunghe negli anni passati mi sono trovato un pochino a soffrire di questo. Ora sto riprendendo a pedalare con umiltà e semplicità e quindi sono ripartito dalla A2 dove in realtà lo spirito e l'andatura è molto simile a quello delle lunghe distanze. Sabato scorso ho provato ad impegnarmi di più partendo con gli A1 dove ho notato uno spirito agonistico un po' più acceso ma con ritmi ancora abbordabili. Penso che tutte le anime del ciclismo debbano e possano convivere in seno allo stesso gruppo, se il turbike ha il missile Carpentieri, le giovani e carine fanciulle, l'anzianotto che non demorde, il mangia chilometri e il magrissimo scalatore, tutto ciò è solo un grande valore e spero possa continuare senza steccati o altro.
Due sole cose chiedo al turbike: maggior rispetto verso gli automobilisti, dobbiamo condividere lo stesso contesto ed è inutile e soprattutto pericoloso mettersi a discutere, rispetto per l'ambiente, troppe carte di merendine buttate in strada. Perdonate queste ultime considerazioni....
claudio ( ex bufalobill ora più bufalabill visto la rotondità... )


Quoto tutto quello che hai detto.Sabato in a1 ho avuto l'onore di pedalare con te e mi sono divertito. Trovo la possibilità di allenarmi con le diverse categorie molto stimolante. Se fossi partito con gli elite sarei rimasto da solo Embarassed . Alla prox ciao max
_________________
w i moschettieri del re
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guerrierodalfierocipiglio
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MessaggioInviato: Mar Mar 17, 2009 8:53 am    Oggetto: Rispondi citando

Ho letto con attenzione l'intervento di Claudio e lo trovo interessante in molti dei suoi punti: ma la cosa di cui concordo di più è che, il pedalare con diversi obiettivi e con approcci differenti alla bicicletta, non deve far nascere "steccati" che dividono e, certamente non uniscono.
L'andare in bicicletta ci ha regalato sempre delle belle emozioni in qualsiasi condizione: mtb, bdc, passeggiate in solitaria o in gruppo, gare o escursione, notturne o diurne, ecc, ecc. Personalmente sosterrò qualsiasi iniziativa che possa far divertire qualcuno.

guerrierodalfierocipiglio
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roccia
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MessaggioInviato: Mar Mar 17, 2009 3:11 pm    Oggetto: Rispondi citando

Fervono i preparativi per la terza edizione della “Randonneè dei Tre Laghi” che si disputerà domenica 5 aprile 2009 con partenza ed arrivo a Corchiano (VT) . È tuttavia allo studio, da parte degli organizzatori, l’opportunità di inserire anche un percorso ridotto di 100 – 120 kmhttp://www.ciclimontanini.it/index.asp?pagina=3^-RANDONNEE-DEI-TRE-LAGHI-TROFEO-ALICE-CERAMICA&PG=4&id_gara=225
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MessaggioInviato: Mar Mar 17, 2009 3:15 pm    Oggetto: Rispondi citando

http://www.ciclimontanini.it/index.asp?pagina=3^-RANDONNEE-DEI-TRE-LAGHI-TROFEO-ALICE-CERAMICA&PG=4&id_gara=225
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MessaggioInviato: Gio Apr 02, 2009 2:43 pm    Oggetto: Randonnee dei 3 laghi Rispondi citando

Domenica 05/04/09 finalmente si replica, Domenica 5 aprile si terrà la 3^ edizione della "randonnée dei 3 laghi", la quale deve la propria denominazione al fatto che essa tocca in una sola giornata i laghi di Bolsena, Vico e Bracciano.

Si tratta di un percorso di km. 211 con un dislivello di mt. 2.850, La partenza è da Corchiano (in località Pantalone, al negozio "cicli Montanini") alla francese (cioè libera, tra le 8.30 e le 9.30; tenete presente, tuttavia, che quasi tutti partono alle 8.30).

Il percorso è spettacolare, in quanto, tra l'altro, si attraversano i monti Cimini (da Vallerano a Bagnaia), si lambisce la "città fantasma" Civita di Bagnoregio, si costeggia il lago di Bolsena, si attraversano le forre in fufo tra Tuscania e Vetralla, si scende al lago di Vico e si costeggia quello di Bracciano dopo aver valicato Rocca Romana.

Essendo una randonnée, non vi è chip da indossare, né classifica dell'ordine di arrivo, ma occorrerà semplicemente far timbrare il foglio di marcia nei punti di controllo (3 ufficiali, oltre ad almeno un altro a sorpresa) posizionati lungo il percorso.

Lo scorso anno vi era solo un ristoro (comunque ben fornito), nella piazza di Bolsena; per il resto, ci si arrangia con i bar dove sono posti i punti di controllo.

link: ->Link Sito<-


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FORZA GRANDE QUENTIN! NON MOLLARE!!!
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MessaggioInviato: Mar Apr 07, 2009 10:33 am    Oggetto: Rispondi citando

Buon successo di partecipazione alla terza edizione della “Randonnee dei tre laghi” che si è corsa, con partenza ed arrivo a Corchiano, domenica 5 aprile 2009 in una bella giornata di sole con temperature miti ideali per accompagnare i corridori lungo gli impegnativi 209 km del percorso che si snodava nel viterbese con una puntata in provincia di Roma.
Alle 8.30 novantaquattro ciclisti, tra cui due donne, provenienti da 7 regioni d’Italia e dalla Repubblica di San Marino, si sono mossi dal negozio Cicli Montanini di Corchiano (VT) alla volta del lago di Bolsena, il primo dei tre laghi vulcanici che caratterizzano il percorso della randonnee. Valicati i Monti Cimini i corridori hanno attraversato Bagnaia e di lì, lungo la via Teverina, hanno raggiunto Bagnoregio nei cui pressi era posto un controllo a sorpresa che ha consentito ai più di rifocillarsi con crostatine e snack offerti dall’organizzazione. Al 68esimo km, nella piazza principale del paese di Bolsena, era posto il primo controllo ufficiale gestito direttamente dall’amministrazione locale che, anche in questa edizione, come nelle due precedenti, ha messo a disposizione dei corridori viveri e bevande di conforto. Dopo la lunga ascesa a Montefiascone iniziava il tratto più agevole del percorso, 30 km di discesa che portavano i corridori nella splendida cittadina medievale di Tuscania ricca di edifici e chiese di epoca romanica ben conservate. Pochi km dopo l’abitato di Tuscania, lungo la oltremodo sconnessa strada che porta a Vetralla, i corridori (tranne i primi evidentemente troppo veloci) hanno avuto la piacevole ed inaspettata sorpresa di trovare il furgone dell’organizzazione carico di acqua, succhi di frutta, crostatine e merendine varie a disposizione in una radura ai lati della strada. Il secondo controllo ufficiale era posto in un bar situato in località Rio Vicano, lungo la costa meridionale del secondo lago, quello di Vico. Di lì i corridori hanno attraversato Ronciglione e Sutri per affrontare, poi, la salita di Monte Rocca Romana con cui si raggiunge il bordo del cratere del terzo lago vulcanico, quello di Bracciano. Molto spettacolare la discesa, con ampie vedute sul lago, verso Trevignano dove, nel bar “I Castagni” era posto l’ultimo controllo. L’ultima sorpresa in corsa i corridori, almeno quelli che avevano preso parte alle precedenti edizioni, l’hanno trovata nel tratto finale tra Sutri e Civita Castellana dove, incredibile a dirsi, il fondo stradale che fino a pochi giorni fa risultava di difficile percorrenza anche per le MTB, era stato quasi interamente riasfaltato.
All’arrivo i corridori (87 i brevettati), che già in partenza avevano ricevuto un pacco gara con un integratore, una bandana, un succo di frutta e uno snack, hanno potuto usufruire del servizio doccia e di un pasta party senza limiti, aperto anche agli accompagnatori, con insalata di riso, insalata di pasta fredda, tonno e fagioli, torte rustiche, crostate, ciambelloni, torte alla crema e al cioccolato, bevande varie.
Appuntamento all’anno prossimo per la quarta edizione della “Randonnee dei tre laghi” ma anche per la seconda della “Randonnee sulle tracce dei briganti” di 600 km valida come prova di qualificazione alla 1001 miglia 2010.
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cavallo-pazzo
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MessaggioInviato: Mar Apr 07, 2009 3:03 pm    Oggetto: A TUTTAAA!!! Rispondi citando

grande roccia come e andata quanto tempo hai impiegato ?
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roccia
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MessaggioInviato: Mer Apr 15, 2009 8:07 am    Oggetto: Rispondi citando

la prossima RANDONNEE e organizzata dagli amici di PEDALANDO. Si parte da Capistrello, quota 730 metri, paese situato tra la Valle Roveto e i Piani Palentini. La Valle Roveto, è??unga 50 km, e scende dall?Abruzzo montuoso alla bassa Ciociaria.
Subito si affronta il piccolo valico del Monte Salviano (900 metri) e si scende ad Avezzano. Qui si pedala nell?unico tratto in pianura costeggiando il Fucino.
A Pescina si sale di nuovo su strade di montagna e senza traffico.
I due percorsi si separano un paio di km prima di Ortona dei Marsi.
Quelli che scelgono il percorso da 158 km continueranno per la Valle del Giovenco transitando per Ortona, Bisegna, scendendo poi a Pescasseroli ed arrivando sotto Opi dove ci sarà?©l ricongiungiumento col percorso lungo.

Quelli che scelgono il percorso da 200 km saliranno fino al Valico dell?Olmo di Bobbi a quota 1200.
Si scende passando per Cocullo, il paese dei serpari, dove a Maggio di tiene una famosa processione con San Domenico avvolto da veri serpenti. Finita la discesa ad Anversa si entra nel Parco Nazionale d?Abruzzo.
Si pedala in mezzo alle spettacolari Gole del Sagittario, passando sotto piccole gallerie rocciose.
Si costeggia l?acqua color smeraldo del lago di S. Domenico. Pi?ra si costeggia il Lago di Scanno e quindi si raggiunge Scanno, stupendo borgo montano.
Si continua a salire fino a Passo Godi (quasi a quota 1600 metri). Quindi si scende ammirando il lago di Barrea. Da Villetta Barrea si risale il fiume Sangro passando accanto alle valli pi?le del parco, la Camosciara e la Val Fondillo.
Da Opi (ricongiungimento col percorso corto) si sale in mezzo a boschi di faggio e si raggiunge Forca d?Acero a quota 1550.
Da Forca d?Acero a Sora ( quota 280 metri), ci sono 28 km, di cui 26 km di discesa. A Sora si imbocca la Valle Roveto e la si risale fino a Capistrello
.In questi giorni ho ricevuto molte e-mail e telefonate che mi chiedono informazioni.
[color=red]A Capistrello, che dista circa 70 km dall’Aquila, c’è stata solo tanta paura ma fortunatamente nessun danno.
Anche il percorso si svolge tutto abbastanza lontano dai luoghi del sisma.
[/color]
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