TRITTICO DELLA SABINA
Alcuni amici ciclisti di altri gruppi, qualche volta più votati all’agonismo, non riescono a comprendere che i TURBIKE si impegnino di più nelle “gare” del calendario di quanto non facciano nelle GF ufficiali. Per questo dal momento del “lancio” del Trittico non ho avuto dubbi sulla partecipazione massiccia dei Turbikers.
La divisione in categorie e squadre porta inevitabilmente ad avere visioni diverse delle attività TURBIKE. Ognuno dei partecipanti trova in una componente del “gioco” lo stimolo a non mancare agli appuntamenti.
Vorrei proporvi qui il mio punto di vista sul Trittico.
1^ tappa: BELMONTE
Quest’anno mi sono potuto allenare meno dell’anno scorso e, nonostante la voglia di migliorare che rimane sempre costante, non sempre le gambe fanno quello che la testa vorrebbe.
E’ vero avevo dormito male, mi sentivo influenzato e pieno di dolori, ma ho preso un aulin e mi sono presentato all’appuntamento.
La partenza pronti-via della 1^ tappa mi ha messo quasi subito in difficoltà. Partire a 26-27 sulla salaria, che non è in piano, mi ha fatto soffrire. Pochi Km e sono rimasto da solo.
La premessa di Ferruccio “è una tappa da passisti scalatori” mi ha illuso che potessi fare bene. In realtà la tappa di Belmonte è stata, per me la più dura. Abbiamo fatto 1300 mt in 50 Km solo per l'andata. 1500 mt in 80km considerando andata e ritorno. Più dura del medio della 9colli ( 1800 mt in 130 Km ).
Potrei addurre qualche scusa avendo imboccato a Nerola le freccie della GF delle cerase che mi ha portato fuori strada. L’errore, la verifica con alcuni passanti ed il ritorno sul percorso corretto mi hanno fatto perdere 5’ ma non cambia sostanzialmente il risultato. Ho dato al mio capitano l’illusione di essere arrivato prima di me.
2^ tappa: MURO PIZZO
La voterei come la migliore fra le tappe del turbike. 10 Km per riscaldarsi, la prima salita “giusta” saliscendi e curve-controcurve dove mi sono divertito molto. La compagnia di alcuni amici ha aumentato il godimento. Spettacolare la discesa ed il vallonato prima di arrivare a Rocca Sinibalda. Il giusto recupero verso il lago del Turano prima dell’ultima fatica della giornata.
Le Aquile si sono distinte in questa tappa:
· Brunetti ha vinto la classifica assoluta e la Coppa
· Claudio Scatteia per la prima volta ha provato l’ebbrezza di pedalare in gruppo e godere dei vantaggi ottenuti
· Il capitano si è distinto per aver chiuso il gruppo degli arrivi. L’abbiamo aspettato tanto all’arrivo che abbiamo visto volare più volte un Canader della protezione civile alla sua ricerca nei dintorni del lago.
3^ tappa: CRONO RoccaSinibalda-F.te Cottorella-RoccaSinibalda
Almeno in questa tappa volevo far bene e non sfigurare. Sabato scorso, al ritorno da Muro Pizzo, avevo provato la prima metà della CRONO. Avevo pedalato a 33-34 con punte di 35-36. Speravo di poter fare meglio nella prova del giorno dopo.
Sapevo che partendo in ordine inverso alla classifica sarei stato uno dei primi ma l’essere il primo alla partenza mi ha un po’ spiazzato. Non avrei avuto nessun riferimento avanti. Ne avevo solo dietro.
Un sogno sarebbe stato stare vicino all’ora. Il problema non era l’andata ma il ritorno, per la maggior parte in leggera salita con gli ultimi 3.7 Km con maggiore pendenza. Sapevo che li avrei potuto perdere qualcosa ( la salita non è il mio forte…)
Come dicevo, i riferimenti erano dietro ad un minuto da me sarebbero partiti Marco Degl’Innocenti e Vittorio Bertelli. Ognuno ad un minuto dall’altro.
Ho pedalato di buona lena per la prima metà. Credo di aver fatto il meglio che potessi. Ho pensato che dopo il giro di boa avrei potuto verificare il distacco con Marco e Vittorio.
Giro di boa e ritorno. Le gambe girano ancora bene faccio qualche Km e dopo un pò incontro Marco. Ad occhio non sembra che mi abbia rosicchiato secondi. Subito dopo incontro Vittorio. Ha guadagnato molto nei confronti di Marco. In cuor mio spero che non abbia guadagnato su di me. L’ho visto sulla salita finale di Muro Pizzo, si è nascosto e lamentato per buona parte del percorso ma quando ha attaccato la salita ha staccato me e Luigi Neri guadagnando 5’.
Continuo a pedalare. Oltre al falsopiano in salita c’è anche il vento contrari. Faccio alcuni tratti a 26 spero di non perdere molto ma non posso fare di meglio. L’asfalto scorre sotto le ruote sono in vista della salita. Riprendo fiato e mi preparo agli ultimi Km.
Un po’ di sofferenza sui tratti più pendenti alleviata dall’utilizzo di un rapporto più leggero. L’ultimo tratto dopo la svolta verso Rocca Sinibalda si lascia dietro le parte più difficile. C’è tempo per riprendere fiato e per bruciare le ultime risorse, dipende dagli obiettivi di ognuno.
La vista di Marcello con la telecamera segna la fine della mia prova.
Proseguo lungo la strada verso il centro. Fermo il mio cronometro, ritorno e dopo pochi secondi vedo l’arrivo di Vittorio. E’ stato bravo! Ha azzerato il distacco alla partenza.
Alla fine la classifica dice che, nonostante la bella prestazione di Vittorio, ho fatto meglio di Marco, di Roccia, di Goyret ed ho perso solo 7’ su Claudio Silvestri e Gennaro. Posso ritenermi soddisfatto.
Le conclusioni
Grazie a Ferruccio e Signora per l’organizzazione e supporto.
Grazie a Marcello per l’impegno con il quale sostiene il gioco.
Grazie a tutti gli amici Turbike che hanno partecipato.
Per l’anno prossimo
Unendo le prime due tappe potremmo realizzare un ottimo percorso per una GF di tutto rispetto.
Se pubblicizziamo bene quanto abbiamo fatto quest’anno potremmo riuscire a coinvolgere altri gruppi.
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