La lunga stagione si fa sentire

Scusate se ancora una volta desidero raccontare per la mia categoria (A2) l’uscita di sabato a MonteFlavio, descrivendo le mie sensazioni.

Giornata fredda, tramontana. Partenza ritardata da Saxa, io aspetto il gruppo all’intersezione Labaro/Salaria, quando passa vedo Luigi (Neri), Bruno (deAngelis), Maurizio (detto Roccia)e altri che non faccio in tempo a riconoscere, che a testa bassa pedalano come il vento. Con stupore, e tanta fatica, mi accodo e chiedo a Roccia il perché di tanta irruenza. Con il fiatone mi risponde che sono in fuga (in fuga da che non l’ho capito).

Cerco di stare dietro a loro, ma dopo 400 mt sono già dietro; con uno sbuffo li lascio perdere e aspetto il resto della truppa che viaggia a 3 minuti di ritardo. Con Vittorio arriviamo fino alla Salaria e lì ritrovo i superstiti della “fuga” Maurizio e Bruno sfiancati dai 25 km e passa fatti a 32 di media. Arriviamo a Moricone e Vittorio colto da una botta di freddo si ferma e torna a casa. Resto solo con Maurizio ad affrontare la salita di Monteflavio, Bruno non si vede (dietro) Luigi non l’ho mai visto (davanti). Saliamo chiacchierando lenti, sereni e paciosi come mai era capitato, con un accordo (che non svelo). A meno 3 km dall'arrivo sento una locomotiva che sbuffa e fischia. E’ Bruno che dice: “ ma che state a ffà?”. E va via. Con Maurizio ci mettiamo dietro e subito il ritmo pensionistico cambia con quello agonistico. Roccia cede quasi subito (mi spiace veramente, non era così che doveva andare), con Bruno lottiamo, ma forse per maggiore freschezza riesco ad arrivare davanti di un minuto o poco più. Come sempre alla fine, sia come sia andata, sono soddisfatto, anche perchè arrivare secondo dietro a un temibile Neri è un grande risultato.Devo però dire che quando manca il Presidente su strada, che tiene a bada la testa del gruppo A2, c’è un po’ di stress in più. Mi auguro che la causa sia la stanchezza della stagione, e che si riprenda la sana abitudine a pedalare tutti insieme, che è questo il vero spirito delle uscite (almeno per me).

Un saluto a tutti.
Marco Degl'Innocenti