Registrato: Nov 17, 2003 Messaggi: 2426 Località: Ladispoli
Inviato: Sab Dic 06, 2008 12:01 am Oggetto: Resoconto sull'assemblea dei soci: il mio punto di vista.
Carissimi amici,
ieri sera c'è stata la classica assemblea dei soci di fine anno che valuta l'attività fatta e pianifica l'attività da fare nell'anno successivo.
Si è discusso molto. A tratti animatamente.
Ho aspettato una giornata intera nella quale ho continuato a valutare le diverse posizioni emerse.
Non ho cambiato idea e vorrei confermarvi questo, usando parole non mie, contenute nel vecchio sito e riportate nel nuovo nel Chi Siamo
Chi Siamo ha scritto:
CHI SIAMO
Il G.S. TURBIKE è un gruppo sportivo formato da grandi appassionati di ciclismo e profondi conoscitori di questo meraviglioso sport. Per questa ragione l'approccio è verso un ciclismo di mediofondo (uscite di circa 100-130 km) svolto tutti i sabati dell'anno, su percorsi, scelti tra i più panoramici e a basso tasso di rischio automobilistico, della nostra bella regione Lazio e di quelle limitrofe (Abruzzo e Umbria). Viene inoltre effettuata qualche "puntata" in altre regioni nell'ambito della partecipazione ad alcune granfondo tra le più gettonate (Novecolli, Maratona 'dles dolomites, etc.).
Quindi un cicloturismo - anche se ben pedalato - a media e lunga gittata, su strade prevalentemente montane, al fine di sfuggire al traffico sempre più caotico che circonda Roma, con ritorno ai luoghi di partenza (dislocati nei paraggi delle uscite del G.R.A.) effettuato usualmente entro le ore 13.
Il gruppo Ciclistico Turbike si autogestisce e si regolamenta in maniera professionale, obbligando i propri iscritti all'uso del casco ed alla sottoscrizione di una polizza assicurativa infortuni e R.C. verso terzi, oltre che al tesseramento con l'U.S. ACLI.
L’attività è totalmente autofinanziata non dipendendo il gruppo da alcuno sponsor e/o negozio ciclistico.
Molto sentita è la pratica dell'attività sociale, organizzata con molto zelo dal Presidente, dai Consiglieri e dai Capitani delle squadre, che trova il suo culmine nello svolgimento - ogni sabato - della tradizionale tappa Turbike che può essere di varia natura - agonistica o turistica . In particolare essa è organizzata in maniera puntuale in primavera-estate con l’effettuazione dell’annuale trofeo sociale.
Anche la partecipazione alle granfondo/mediofondo è molto sentita e viene gestita sia dal Gruppo Turbike che da Cicli Fatato a cui si appoggia una parte del gruppo.
LE ORIGINI
Il gruppo si è formato a cavallo tra gli anni ‘70 ed ‘80 per iniziativa di una dozzina di amici incontratisi per caso lungo le strade di Ostia e Torvajanica (percorsi a suo tempo usuali ai ciclisti romani); fra questi Marcello Cesaretti faceva da punto di riferimento per tutti e da lui partivano le iniziative e gli appuntamenti del sabato. Più tardi si unirono altri pezzi importanti come Carlo Gobbi e Marcello Romagnoli ed il gruppo si raddoppiò. Nel 1984 iniziò il primo trofeo Turbike formato da sei squadre di quatto componenti ciascuna. per un totale di 24 partecipanti: fu un successo; sulla scia dell'entusiasmo per la scoperta del miglioramento delle proprie prestazioni e dell'incentivo a ben figurare, l'anno successivo il gruppo raddoppiò nuovamente ! Aumentò ancora negli anni successivi fino a raggiungere 60 elementi.
Il gruppo Turbike è stato il primo gruppo a percorrere itinerari a quel tempo insoliti (Monte Guadagnolo, Monteflavio, Roccamassima, etc.); siamo stati inoltre il primo gruppo ad obbligare i propri iscritti all'uso del casco (il primo Brancale, bianco) sin dall'anno 1984 !
Il programma con gli anni non ha subito sostanziali variazioni dei percorsi, mentre con il tempo - essendosi ampliato il divario di capacità "prestazionali" nel gruppo - sono state introdotte delle categorie di valore, recentemente accompagnate da ulteriori sotto-divisioni in fascie di età, per consentire di trovare il proprio collocamento nel gruppo anche a chi, seppur appassionato, è limitato, ad esempio, dal poco tempo per allenarsi.
Nel corso degli anni, dal Turbike sono transitati molti forti cicloamatori, alcuni dei quali partecipano con onore alle competizioni cicloamatoriali laziali (ad Es. Bruno Risa, Agildo Mascitti, Luciano Lodoli). Il gruppo nel corso degli anni ha inoltre registrato la partecipazione di numerosi esponenti del giornalismo “ciclistico” tra cui Eugenio Capodacqua, Gianluca Donato e Giovanni Bruno.
Per quanto riguarda il fenomeno granfondo, il gruppo Turbike è stato tra i precursori: tre sono le Tirreno-Adriatico, organizzate da Franchi, vinte dal ns. gruppo negli anni 1985/88; più recentemente il gruppo ha partecipato dal 1989 alla Novecolli ed alla Maratona dles Dolomites raggiungendo risultati lusinghieri a livello di squadra (11° posto per tre anni ad entrambe le manifestazioni, 1° premio nel Giro del Lazio, nella Granfondo del Terminillo, Granfondo della Bassa Sabina, Granfondo di Farfa e del Lago del Turano) e portando - negli anni della sponsorizzazione Lipton (1996/9 - i pezzi più forti del gruppo, Luigi Cardarelli e Luigi Paffarini, a risultati dui tutto rispetto.
La partecipazione alle Granfondo da parte del gruppo si è concretizzata nell’adesione anche a gare anche al di fuori dei confini nazionali come ad esempio La Marmotte.
Sono trascorsi circa vent'anni dall'inizio dell'attività ed oggi, dopo la breve pausa, più marcatamente agonistica, caratterizzata dalla sponsorizzazione della Lipton, la formula originaria risulta ancora gradita, come conferma il numero sempre costante (circa sessanta) di iscritti.
IL PRESENTE
Oggi il gruppo Turbike è formato da 10 squadre di sei elementi ciascuna per complessivi 60 iscritti che sono divisi – in base ai loro desideri ed alle loro potenzialità – in quattro sezioni: due categorie “agonistiche” , ottenute dividendo gli interessati in due fascie di età e due categorie “turistiche” divise a loro volta in due classi, a seconda delle loro potenzialità, anziché - come nel caso degli “agonisti” - in base all’età.
Il programma ricalca la linea di sempre e prevede durante tutti i Sabati da marzo ad ottobre l’effettuazione di tappe, ricomprese in un torneo che appaga abbondantemente tutti prevedendo percorsi differenti per caratteristiche, con lo scopo di dare a tutti i partecipanti la possibilità di esprimersi al meglio. In concomitanza con la partecipazione alle granfondo domenicali (circa 10 per stagione) il sabato si effettua una tappa di tipo “turistico” al fine di dare un’alternativa a chi non pratica l’attività “granfondistica” e che non fa rimpiangere la gara del giorno successivo.
Il trofeo sociale prevede la compilazione di classifiche che consentono a fine anno di premiare sia la fedeltà (prendendo in esame tutti i punteggi) sia l’agonismo (selezionando i migliori risultati) relativi a singoli e squadre.
Tutto questo in un coinvolgimento di gruppo nuovo che tuttavia ha il sapore di ritornare indietro nostalgicamente agli anni più eroici del Turbike..
RILEVAZIONI ALTIMETRICHE
E’ iniziata dal 1996 a cura di Alessandro Bennicelli un’opera di rilevazione delle caratteristiche altimetriche dei percorsi usualmente campi di battaglia tra gli iscritti al G.S. TURBIKE. Il dettaglio dell’altimetria viene infatti effettuato con la massima precisione mediante il cardiofrequenzimetro Polar X-Trainer con risoluzione a 3 metri e rilevazioni anche ogni 5 secondi !. I dati sono poi elaborati su fogli elettronici.
Angelo Ferioli ha inoltre predisposto un programma che consente un veloce trattamento dei dati Polar in grafici altimetrici e che restituisce tempi di percorrenza dei percorsi “personalizzati” in base alle caratteristiche (VAM in salita e capacità “discesistiche” e “passistiche” dei singoli).
Il testo è un pò datato. Non conosco chi l'abbia scritto ne quando.
Vorrei dirvi che mi riconosco pienamente in questi principi che, spero, condividiate tutti.
Registrato: Nov 17, 2003 Messaggi: 2426 Località: Ladispoli
Inviato: Sab Dic 06, 2008 11:54 am Oggetto:
lance ha scritto:
Scusa Francesco per chiarezza e sopratutto per chi non conosce i fatti:
1 Non è vero che era un'assemblea tra soci c'erano solo i capitani ed i vice per cui non mi sembra giusto affermare cose non vere ....a meno che i soci siano solo i capitani.
2 Le tue affermazioni riguardo all'associazione sono ovviamente condivise da tutti per cui ci farebbe piacere sapere il perchè delle tue affermazioni.
3 Visto che c'eri e considerato che hai una ottima padronanza dei mezzi informatici (basti vedere come descrivi le uscite mtb) magari potevi fare un resoconto fornendo un servizio a tutti i soci ...pardon componenti del gruppo.
4 Invece di dire cosa è il Turbike mi piacerebbe sapere di chi è Il gioco Turbike e tutte le sue espressioni (le classifiche, il sito, il programma, etc)
Precisazioni Lance
Salvatore hai, imparte, ragione. L'assemblea andava convocata secondo canoni standard. Purtroppo da un paio d'anni si è un pò improvvisato.
1 L'altra sera eravamo circa 30. Non c'erano solo i capitani ed è stata considerata assemblea. Se questo non va bene, personalmente, sono pronto a ripresentarmi alla prossima convocazione.
2 Penso, come te, che il "Chi Siamo" sia condiviso dalla maggior parte dei soci ma chiedere conferma fà sempre bene.
3 Come ho aspettato a scrivere il mio commento ho aspettato il contributo di altri. Ringrazio Enzo per il suo resoconto.
4 Il Gioco è un'emanazione del "Chi Siamo". Se non si condivide il "Chi Siamo", il Gioco non potrà resistere al passare del tempo. Permettimi una divagazione: il "Chi Siamo" è la Costituzione e il Gioco è il Codice.
Carissimi tutti, l'altro ieri si è tenuta la classica riunione di fine anno.
Ho aperto la discussione sulla necessità di eleggere un "Consiglio Direttivo" che si faccia carico di tutti i rapporti gestionali del Gruppo ormai proteso a produrre sinergie con altre Associazioni Sportive, con Sponsor di varia natura e genere, con eventuali enti locali, ecc. ecc. E che tracci le linee guida per una gestione del gruppo e delle attività in assoluto rispetto delle regole e dei "Soci"
In ogni Associazione, è sempre l'Assemblea dei Soci ad eleggere il Consiglio Direttivo.
Nel Turbike, Il Consiglio Direttivo è ormai Latitante da diversi anni; si è cercato di sostituirlo con i Capitani.
I Capitani, non sono eletti, sono scelti dalle rispettive squadre e qundi non hanno diritto di voto. Possono partecipare a tutte le discussioni, fare proposte ecc. ecc, ma devono essere i consiglieri regolarmete eletti tra i Soci a decidere le scelte che il Gruppo si assume nei riguardi degli stessi e, sopratutto nei riguardi di Personalità esterne al gruppo.
Il Presidente Cesaretti, in assenza di tutto questo, ha cercato di ovviare alla bene e meglio, facendosi aiutare di volta in volta dal volenteroso di turno che gli suggeriva delle soluzioni. Tali soluzioni, spesso, sono state in contrasto con le regole stesse del Turbike.
Ma il Presidente le filtrava, le aggiustava ed in un certo modo siamo andati avanti anche senza Consiglio Direttivo: divertendoci anche.
Oggi tutto questo non basta più. Il Presidente: favoloso, non credo che debba e possa farsi carico di scelte che possono portare il Gruppo in direzioni differenti da quelli fino ad ora tracciati dallla Storia del Turbike.
L'altra sera, nella riunione, ho potuto valutare, con dispiacere, la volontà di una piccola prte di partecipanti a spingere il Gruppo Turbike verso un cambiamento di direzione trasversale: un tentativo che spinge il Gruppo al di la delle linee storiche di tracciabilità in cui tutti ci siamo sempre riconosciuti.
Invito quanti si sono riconosciuti in quella spinta trasversale a rivalutare le proprie posizioni.
I cambiamenti che riguardano un Gruppo possono essere discussi e approvati da chi è leggittimamente incaricato a farlo, e sopratutto nel rispetto delle persone che non le condividono: le urla e le invettive non spaventano nessuno, danno solo fastidio e creano momenti di disaggio. (sarebbero gradite due parole di scuse anche in privato)
Il Presidente dal canto suo ha tirato dal "cilindro" il programma bello e fatto per il 2009 che in grande parte approvo.
Il Consiglio Direttivo va eletto ed è necessario. Non basta un buon programma. Bisogna fare scelte per poter progredire, e bisogna farle nel rispetto delle regole.
enzocarrino
Sottoscrivo pienamente il punto di vista di Enzo _________________
Inviato: Sab Dic 06, 2008 2:06 pm Oggetto: A TUTTAAA!!!
caro francesco non sei chiaro ci giri intorno ma non ci vuoi elencare i vari
punti che approvi e quelli che non approvi se hai voglia di condividerli e
ragionarci insieme su cosa e meglio e cosa e peggio.
Registrato: Nov 27, 2007 Messaggi: 833 Località: Roma Balduina
Inviato: Lun Dic 08, 2008 10:14 am Oggetto:
pedalento ha scritto:
lance ha scritto:
Scusa Francesco per chiarezza e sopratutto per chi non conosce i fatti:
1 Non è vero che era un'assemblea tra soci c'erano solo i capitani ed i vice per cui non mi sembra giusto affermare cose non vere ....a meno che i soci siano solo i capitani.
2 Le tue affermazioni riguardo all'associazione sono ovviamente condivise da tutti per cui ci farebbe piacere sapere il perchè delle tue affermazioni.
3 Visto che c'eri e considerato che hai una ottima padronanza dei mezzi informatici (basti vedere come descrivi le uscite mtb) magari potevi fare un resoconto fornendo un servizio a tutti i soci ...pardon componenti del gruppo.
4 Invece di dire cosa è il Turbike mi piacerebbe sapere di chi è Il gioco Turbike e tutte le sue espressioni (le classifiche, il sito, il programma, etc)
Precisazioni Lance
Salvatore hai, imparte, ragione. L'assemblea andava convocata secondo canoni standard. Purtroppo da un paio d'anni si è un pò improvvisato.
1 L'altra sera eravamo circa 30. Non c'erano solo i capitani ed è stata considerata assemblea. Se questo non va bene, personalmente, sono pronto a ripresentarmi alla prossima convocazione.
2 Penso, come te, che il "Chi Siamo" sia condiviso dalla maggior parte dei soci ma chiedere conferma fà sempre bene.
3 Come ho aspettato a scrivere il mio commento ho aspettato il contributo di altri. Ringrazio Enzo per il suo resoconto.
4 Il Gioco è un'emanazione del "Chi Siamo". Se non si condivide il "Chi Siamo", il Gioco non potrà resistere al passare del tempo. Permettimi una divagazione: il "Chi Siamo" è la Costituzione e il Gioco è il Codice.
Carissimi tutti, l'altro ieri si è tenuta la classica riunione di fine anno.
Ho aperto la discussione sulla necessità di eleggere un "Consiglio Direttivo" che si faccia carico di tutti i rapporti gestionali del Gruppo ormai proteso a produrre sinergie con altre Associazioni Sportive, con Sponsor di varia natura e genere, con eventuali enti locali, ecc. ecc. E che tracci le linee guida per una gestione del gruppo e delle attività in assoluto rispetto delle regole e dei "Soci"
In ogni Associazione, è sempre l'Assemblea dei Soci ad eleggere il Consiglio Direttivo.
Nel Turbike, Il Consiglio Direttivo è ormai Latitante da diversi anni; si è cercato di sostituirlo con i Capitani.
I Capitani, non sono eletti, sono scelti dalle rispettive squadre e qundi non hanno diritto di voto. Possono partecipare a tutte le discussioni, fare proposte ecc. ecc, ma devono essere i consiglieri regolarmete eletti tra i Soci a decidere le scelte che il Gruppo si assume nei riguardi degli stessi e, sopratutto nei riguardi di Personalità esterne al gruppo.
Il Presidente Cesaretti, in assenza di tutto questo, ha cercato di ovviare alla bene e meglio, facendosi aiutare di volta in volta dal volenteroso di turno che gli suggeriva delle soluzioni. Tali soluzioni, spesso, sono state in contrasto con le regole stesse del Turbike.
Ma il Presidente le filtrava, le aggiustava ed in un certo modo siamo andati avanti anche senza Consiglio Direttivo: divertendoci anche.
Oggi tutto questo non basta più. Il Presidente: favoloso, non credo che debba e possa farsi carico di scelte che possono portare il Gruppo in direzioni differenti da quelli fino ad ora tracciati dallla Storia del Turbike.
L'altra sera, nella riunione, ho potuto valutare, con dispiacere, la volontà di una piccola prte di partecipanti a spingere il Gruppo Turbike verso un cambiamento di direzione trasversale: un tentativo che spinge il Gruppo al di la delle linee storiche di tracciabilità in cui tutti ci siamo sempre riconosciuti.
Invito quanti si sono riconosciuti in quella spinta trasversale a rivalutare le proprie posizioni.
I cambiamenti che riguardano un Gruppo possono essere discussi e approvati da chi è leggittimamente incaricato a farlo, e sopratutto nel rispetto delle persone che non le condividono: le urla e le invettive non spaventano nessuno, danno solo fastidio e creano momenti di disaggio. (sarebbero gradite due parole di scuse anche in privato)
Il Presidente dal canto suo ha tirato dal "cilindro" il programma bello e fatto per il 2009 che in grande parte approvo.
Il Consiglio Direttivo va eletto ed è necessario. Non basta un buon programma. Bisogna fare scelte per poter progredire, e bisogna farle nel rispetto delle regole.
enzocarrino
Sottoscrivo pienamente il punto di vista di Enzo
Ma che vi siete fumati Non si capisce niente. Ma che per caso è un codice di comunicazione per al qaeda Aiuto ci sono tra noi i terroristi..... Ragazzi chiaramente scherzooooo. ciao _________________ w i moschettieri del re
Mio carissimo amico Aramis, raffinato avvocato del Foro Romano, al mio paese si dice che gli Avvocati, quando non hanno altri argomenti da portare al dibattimento: (cercanu pemmi a votanu a "Ciaurrina").
A Roma si direbbe: (Cercano di buttarla in Caciara), Ossia: alzare polveroni, sviare, cambiare argomento, dare maggiore valore ad altro, ecc, ecc.
Comunque una cosa è vera ed è che per sabato sarà sicuramente bello poter pedalare con voi in mezzo agli "Sgarrupi": Organizzeremo un'uscita.
Ma il fare politica non è pazzia, è il farla fare agli altri che lo è, e sopratutto quando questo loro modo di farla non ha nulla a che vedere con gli interessi del Turbike; ed allora bisogna fermarli, e non con "Donchisciottiana" convinzione, ma con la determinazione della realtà.
Oggi è tempo che il Turbike venga diretto da un Consiglio Direttivo regolarmente eletto.
Se questo non avverrà: al "vecchio dittatore buono" ne succederà qualcuno meno buono: potremmo chiamarlo "Anarchia", e porterà scompiglio nella filosofia di questo Gruppo Sportivo che si chiama Turbike.
I dittatori di qualsiasi epoca e dottrina, facciamoli riposare nelle pieghe della Storia e del tempo, perchè non hanno più ragione di esistere.
Un abbraccio a tutti voi:
agli Avvocati (Ciaurriniosi)
ai Rappresentanti che raccontano storie .............io ne so qualcosa........
agli Imprenditori che costruiscono bandiere................
ai techinici Informatici.............
Registrato: Dec 13, 2007 Messaggi: 589 Località: Roma Piramide
Inviato: Mar Dic 09, 2008 6:08 pm Oggetto:
Il mio punto di vista è che se si fanno assemblee si avvisano tutti! Solo allora è corretto aprire dibattiti con i vari punti di vista. Altrimenti sembriamo tutti dei poveri pazzi che discutono di cose di cui nessuno sa nulla!
Il mio punto di vista è che se si fanno assemblee si avvisano tutti! Solo allora è corretto aprire dibattiti con i vari punti di vista. Altrimenti sembriamo tutti dei poveri pazzi che discutono di cose di cui nessuno sa nulla!
Leonida allibito!
Hai ragione, se si fa un'assemblea si debbono avvisare tutti, ma così non è stato.
Come vedi sto disperatamente (invocando) che venga eletto un consiglio direttivo che si faccia carico di tutte quelle formalità ed altro, che riguardano il giusto e corretto andamento del Turbike.
Registrato: Nov 17, 2003 Messaggi: 2426 Località: Ladispoli
Inviato: Mer Dic 10, 2008 3:27 pm Oggetto:
porthos ha scritto:
Carissimmi amici del Turbike.
...
Vi sono vicino come sempre a tutti.
W IL TURBIKE
Luigi,
ci siamo sentiti via SMS già la sera stessa. Le tue scuse pubbliche ti fanno molto onore. A me bastava l'SMS.
Purtroppo ci sono stati altri che hanno offeso in modo diretto persone e che, al momento, non hanno sentito il bisogno di chiedere scusa.
Ma vorrei considerare chiuse le polemiche e chiedere a tutti di metterci in una nuova prospettiva.
La discussione stà proseguando privatamente, via mail e solo parzialmente sul forum. L'argomento principale è che, dal momento che il Turbike stà crescendo, è bene coinvolgere i soci con un'assemblea che aggiorni il consiglio direttivo fermo al 2006 ( se non ricordo male ) e discuta su cosa vuol fare il Turbike da grande. Vedo che la richiesta di un'assemblea dei soci che rimetta un pò di ordine è condivisa dai più che si sono pronunciati.
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